1. DEBORA LAZZARINI – “In posa per i due de Oliveira” - Gennaio
Spesso i protagonisti della passerella possono essere inconsapevoli. Un bianco e nero che gioca anche ironicamente sul ruolo del fotografo alle grandi manifestazioni.
2. UMBERTO VERDOLIVA – “Colpi di testa” - Aprile
La rappresentazione del concetto di “cinema totalizzante”: la scenografia del Palazzo del Cinema del Lido si riflette inconsapevolmente sui visitatori.
2. OTTAVIA DA RE – “L’ombra del Leone” - Dicembre
Tim Burton, per una volta, si sdoppia egli stesso in un’ombra da “Notte prima di Natale”.
3. MASSIMILIANO DI FRESCO – “Jude Law” - Ottobre
Le due anime di una star; tra luci e ombre, tra mondanità e introspezione.
4. DEBORA LAZZARINI – “Johnny faccia d’angelo” - Luglio
Quando uno sguardo nascosto riesce, seppur per un instante, a fermare il tempo.
5. ROBERTO BONA – “George Clooney” - Febbraio
Smorfie glamour sul red carpet: tra autoironia e gigionesca interpretazione di se stessi.
6. DEBORA LAZZARINI – “Istinto felino” - Giugno
Per aver saputo cogliere due facce della stessa medaglia: tradizione e promozione.
7. ALCIDE BOARETTO – “Charlize Theron” - Agosto
Un bacio delicato per il pubblico, una posa d’eccezione per i fotografi.
7. MASSIMILIANO DI FRESCO – “Senza titolo” - Settembre
Per aver saputo ritagliare un curioso “attimo di pace” nel frastuono divistico della passerella.
8. ROBERTO BONA – “Richard Gere” - Marzo
Per essere riuscito a cogliere il dinamismo di una star sempre in movimento.
8. OTTAVIA DA RE – “Argento vivo” - Novembre
Orrori di famiglia: padre e figlia divertono e si divertono senza paura.
8 ROBERTO BONA – “Claudia” - Maggio
Una candida presenza illumina la Croisette e abbaglia i fotografi.
I VINCITORI DI “URBAN LANDSCAPE”
1. UMBERTO VERDOLIVA – “Segnaletiche orizzontali” - Gennaio
Segnali stradali orizzontali diventano un quadro in bianco e nero dove la presenza dell’uomo è accessoria.
2. ANGELO GABELI – “Geometrie urbane” - Aprile
Splendida foto che dalla buia sinuosità di una scala conduce ad una luminosa apertura.
3. GIANPAOLO LA PAGLIA – “Il volo” - Maggio
Spiazzante prospettiva in bianco e nero con protagonisti volatili tra edifici, sorta di “acquario aereo”.
3. GAIA CIVETTI – “Chiasso Stazione” - Giugno
Geometrie suburbane descrivono sapientemente una greve quotidianità.
4. GIAMPAOLO LA PAGLIA – “Place du Pompidou” - Ottobre
Contrasti prospettici tratteggiano inusuali dimensioni.
5. MASSIMILIANO GHIRARDI – “Manhattan” - Settembre
Una “secret window” tra mille altre. Uno sguardo alternativo dalla finestra sul quartiere.
6. MIRKO CORRIAS - “Cacciata dal Paradiso” - Agosto
Per aver saputo scovare un’oasi colorata nel mare grigio della realtà urbana.
6. GIANPAOLO LA PAGLIA – “La scalinata” - Marzo
Luci e ombre si stagliano frastagliate su di un’imponente scalinata. Perfetto connubio tra architettura e spiritualità.
6. VINCENZO PICCINATO – “Il Pastellone” - Dicembre
La tensione dinamica di una variopinta struttura eleva il colore a elemento portante.
7. GIANPAOLO LA PAGLIA – “Urban signs” - Febbraio
Un originale incontro tra geometrie e prospettive, tra vuoti, pieni e chiaroscuri in grado di rivelare l’odierna e diffusa incomunicabilità.
8. UMBERTO VERDOLIVA – “Strade urbane” - Novembre
Una sapiente composizione dell’inquadratura favorisce nuove interpretazioni del reale.
9. VALENTINA GOTTARDI – “Punto di fuga” - Luglio
Per l’originalità con cui si è saputo cogliere un elemento comune del paesaggio urbano.